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Ottimo successo di pubblico per la terza edizione di “Un Mare diVino”, l’evento dedicato alla valorizzazione dei vini laziali, che quest’anno ha spostato per la prima volta la sua location nello spazio della Darsena di Fiumicino, tra motoscafi e barche a vela.

L’evento, organizzato da RistorAgency e Vero in collaborazione con l’ARSIAL e il Comune di Fiumicino, ha chiamato alcune delle più importanti aziende vinicole laziali a presentare le loro migliori etichette di vini bianchi, rosati e bollicine, come del resto la stagione estiva impone.

Hanno dunque partecipato aziende come Casale del Giglio, Famiglia Cotarella, Poggio Le Volpi, Cincinnato, Omina Romana, La Luna nel Casale, Casale Marchese, Cantine Volpetti, Terre di Marfisa, Sanvitis, Tellenae e Valle Marina.

“Gli oltre 1.000 presenti, tra appassionati e neofiti, hanno potuto scoprire quanta eccellenza racchiuda la nosta regione, non ancora abbastanza considerata a livello nazionale ma ormai patria di grandi vini. Sono lontani i tempi del vino sfuso all’osteria e i produttori laziali, attraverso passione, coraggio e duro lavoro, hanno avviato ormai da anni una continua crescita qualitativa”, dichiara Fabio Carnevali, organizzatore dell’evento insieme a Stefano Albano, che sottolinea “il grande interesse suscitato dai vini laziali in questa manifestazione di Fiumicino”.

Il Lazio è una Terra principalmente di vini bianchi e i vitigni a bacca bianca più coltivati sono la malvasia di Candia e il trebbiano toscano. Sono diffusi anche dei vitigni autoctoni, quali bellone, cacchione, bonvino bianco e grechetto. Tra le uve a bacca rossa troviamo invece cesanese, ciliegiolo, montepulciano, merlot, cabernet sauvignon e barbera. Ogni provincia del Lazio ha più di una eccellenza.

In provincia di Roma, la zona dei Castelli Romani è la più importante dal punto di vista della produzione dei vini: troviamo infatti i due vini bianchi DOCG prodotti da uve malvasia di Candia – Cannellino di Frascati e Frascati Superiore, con la relativa DOC di ricaduta Frascati – oltre alle DOC Castelli Romani, Zagarolo, Montecompatri Colonna, Marino, Colli Albani, Colli Lanuvini, Velletri. Recentemente si è imposta la DOC Roma, cui fanno parte le cantine ubicate nella provincia, in quanto è possibile vinificare solo in certe aree. I vini secondo questa denominazione hanno già raggiunto i vertici delle classifiche di diverse Guide di settore.

La continuazione dei Castelli Romani costituisce la DOC Aprilia. In provincia di Viterbo, invece, nascono le DOC Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Aleatico di Gradoli, vino da dessert e Vignanello. La provincia di Rieti include un’unica DOC, Colli della Sabina. In provincia di Frosinone si estende la DOCG Cesanese del Piglio, vino rosso secco prodotto dall’uva autoctona cesanese, oltre alle DOC Cesanese di Affile, Cesanese di Olevano Romano e Genazzano. Recentissimo è il riconoscimento del territorio costiero, che va da Latina a Terracina, nella denominazione Circeo.

Ad allietare i palati dei presenti e per accompagnare al meglio la degustazione non sono mancati banchi di specialità gastronomiche, dai salumi di Monte San Biagio alla Tiella di Gaeta (ripiene di pomodori e cipolle o al polpo), dalla pasta Lagano di Luca Capannelli alla pizza croccantina di Roberto Pieri.

A rappresentare invece il territorio flumicense le golosità del pasticcere Arcangelo Patrizi, la pizza bianca lievitata 72 ore in crosta di patate ripiena di porchetta di Sancho (Franco Di Lelio, i figli Emiliano e Andrea e l’instancabile moglie Caterina) e il gelato gastronomico di Vincenzo Lenci, titolare del bar della Darsena, che ha proposto delle mezze maniche cacio e pepe con diversi tipi di gelato: fragole, peperone rosso, cacao salato e tuorlo d’uovo sodo con guanciale croccante allo zucchero di canna.

Infine il chinottissimo di Simone Neri, in bottiglietta o alla spina, ottenuto dall’antica ricetta del nonno Pietro, con 53 tipi diversi di erbe.

Ma la punta di diamante, quasi superfluo sottolinearlo, sono stati i tre grandi chef di Fiumicino, Daniele Usai del Tino, Gianfranco Pascucci di Pascucci al Porticciolo e Marco Claroni dell’Osteria dell’Orologio, chiamati a raccontare la loro visione della cucina di mare attraverso le loro interpretazioni, protagonisti di tre seguitissimi show cooking. I piatti da loro preparati per il pubblico, cinquanta a testa, sono stati letteralmente contesi tra i presenti, ovviamente in numero molto superiore alle disponibilità.

Usai ha preparato un fantastico spaghetto con vongole, alghe acidule e limoncina, Pascucci la sua squisita (e coreografica) spugna alle erbe con emulsione di ostrica e acciuga, polvere di scampi e alga essiccata, infine Claroni dei fusilloni in una formidabile rivisitazione della genovese di tonno.Per loro è stata allestita dalla Fialco di Andrea Giustini una vera e propria cucina mobile della Electrolux e preparate delle giacche da chef personalizzate firmate Circuito da Lavoro.

Hanno condotto e animato l’evento, presentato gli show cooking e le aziende vinicole con sapienza e maestria, due bravissime professioniste come Sara De Bellis, direttore di MangiaeBevi, e Chiara Giannotti, ‘patron’ di Vino.tv.

Tra gli ospiti della serata il giornalista Michele Ruschioni, fondatore di Braciamiancora.com, testata online che ha come focus il mondo delle griglie e dei bracieri d’Italia, che ha presentato il libro “Braciami Ancora. La Tribù del Barbecue”.

La colonna sonora è stata invece assicurata dal dj Sandro Di Martino, un “veterano della console”, che ha musicato l’evento con un’elegante lounge, chillout e acid jazz.

Spazio infine alla solidarietà grazie alla presenza di Hummustown, associazione benefica nata per aiutare i rifugiati siriani a integrarsi nella comunità capitolina, a imparare la lingua e a trovare lavoro, che ha distribuito ai tanti visitatori della Darsena piatti a base di hummus di ceci, falafel, mutabbal (una salsa a base di melanzane e yogurt), shamandar di barbabietola e berak (involtini croccanti di pinoli e verdura).

Appuntamento ora all’anno prossimo, per l’edizione 2020 di “Un Mare diVino”, che sarà ancora più grande e importante.

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