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Chiude i battenti la quattro giorni dedicata alla cultura e alla tradizione gastronomica del baccalà che, con oltre 15.000 presenze, si conferma un evento di riferimento per la Capitale e per il settore agroalimentare.

Si è conclusa la seconda edizione di Roma Baccalà, manifestazione realizzata in collaborazione con l’VIII Municipio di Roma che ha raccontato il baccalà e le sue “Irresistibili connessioni tra cibo, religione, storia, miti e casualità. Importanti i numeri dell’evento capitolino, che dal 9 al 12 settembre ha registrato più di 15.000 persone e 2.000 presenze ai tanti momenti culturali e showcooking in programma. Il pubblico ha partecipato con entusiasmo a Roma Baccalà che si conferma così un evento di successo per la Capitale.

Boom di Degustazioni

Molto apprezzate dal pubblico le proposte gastronomiche di Roma Baccalà realizzate da Ostissimi, l’Associazione degli Osti di Roma promotori della tradizione culinaria capitolina che ha servito nel corso di Roma Baccalà 6.500 piatti.

L’Oste Matto ha preparato la Crema di ceci e baccalà con polpettine e pane croccante al rosmarino; Flavio al Velavevodetto il Filetto di baccalà fritto e gli Gnocchetti con baccalà, cicoria e pecorino; Hosteria Grappolo d’Oro  il Baccalà mantecato con cialda al rosmarino e peperone arrosto.

Proloco Trastevere il Baccalà in umido con peperoni cruschi; Osteria Fratelli Mori la Polpetta fritta di patate di patate e baccalà con maionese all’aglio nero e la panzanella di baccalá, Roberto e Loretta  lo Sformatino di baccalà con patate e cipolle rosse e fiordilatte; Romanè il Felafel di baccalà e fave con humus romano e il Ristorante Rosario la Tartare di baccalà.

Tra le novità della nuova edizione il Baccalà Folks, tre appuntamenti che hanno celebrato la Sagra del Baccalà di Magliano in Toscana con la Zuppa di baccalà, la Sagra del Baccalà di Borgoricco con il Risotto di baccalà, la Sagra del Baccalà alla perugina di Badiola con la Frittella di baccalà alla marscianese, piatti specchio della biodiversità locale.

Chi ha vinto il primo premio di Arte Culinaria dedicato al Baccalà

Giovedì 9 settembre è andato in scena il Primo Premio Di Arte Culinaria Acir Gran Roma Baccalá realizzato in collaborazione con Acir, Arsial, Unicoop Tirreno, Centro Agroalimentare Roma e La Mola Sabina Dop. La gara, con il supporto della scuola di cucina Tu Chef e il coordinamento di Stefano Aldreghetti  ha visto la partecipazione di 12 cuochi provenienti da tutta Italia per creare il miglior piatto di baccalá e patate del Lazio, d’Italia dinanzi ad una giuria tecnica presieduta Fabio Tacchella, cuoco pluripremiato e fondatore della Nazionale Italiana Cuochi, e una giuria di esperti del settore.

Chef Rocco Paglia

Ad aggiudicarsi la vittoria lo chef Rocco Paglia, docente Tu Chef, che ha realizzato il Baccalà arrostito con tortino di patate croccante, crema di barbabietola e cipolla rossa di Tropea in agrodolce. A Paglia è andato anche il premio speciale “Anna Dente” promosso dal Centro Agroalimentare di Roma e consegnato al vincitore dal figlio di Anna Dente e dallo chef televisivo Fabio Campoli.

Cosa è successo a Roma Baccalà

Il Talk Show di apertura di giovedì “Baccalà tra presente e futuro” moderato da Francesca Rocchi ha dato ufficialmente inizio alla seconda edizione di Roma Baccalà. Tra gli ospiti d’onore il neoeletto Ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, che ha rinnovato il legame tra la manifestazione romana e la Norvegia, Amedeo Ciaccheri, Presidente del Municipio VIII e Francesca Vetrugno, Assessora del Municipio VIII alle Politiche Educative e Culturali, Edilizia scolastica, Diritto alla conoscenza, Progetti Speciali. Sono intervenuti anche Mario Ciarla, Presidente Arsial, Massimo Pallottini, Direttore Generale Car, un saluto da remoto di Giuseppe Albeggiani Amministratore Delegato di ENIT e Romeo Pambuffetti, importatore di stocco e baccalà da generazioni.

Di grande interesse l’incontro Cuore Baccalà: La Cucina Norvegese che ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore della Norvegia Johan Vibe, di Gunvar Lenhard Wie, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council e dello chef dell’Ambasciata Norvegese a Roma, Vegard Følstad che ha preparato il “Baccalà con insalata di patate e salsa al burro profumata al limone“. La degustazione è stata preceduta dal Convegno a cura di Uni Coop Tirreno “Quale pesce per noi?” che ha fatto il punto sulla consapevolezza dei consumatori rispetto alle filiere ittiche presenti nei banchi di vendita, sia all’interno della gdo, sia nelle pescherie di quartiere, ponendo riflessioni profonde sulla necessità di occuparci della preoccupante situazione degli oceani.

Nello spazio Artimangiando: La Cittá degli Artigiani del Gusto a cura di CNA Roma da venerdì a domenica si sono susseguiti gli incontri didattici con l’Associazione Panificatori di Roma, l’Associazione Pastai di Roma e i produttori di Roma in Food, ribadendo il grande interesse di pubblico che suscita la produzione di lievito madre o la tecnica per paste artigianali. La produzione artigianale è stata anche del centro della suggestiva “Cerimonia del caffè etiope in costume tradizionale” realizzata in collaborazione con Caffè Fantini.

Grande partecipazione anche ai tre appuntamenti realizzati da ARSIAL dal titolo: “Patate e baccalà, storia di un amore senza fine”  dedicati alla valorizzazione del patrimonio di biodiversità delle patate del Lazio, organizzate da Arsial in collaborazione con Slow Food Lazio. Nella giornata di chiusura, Francesca Litta, la cuoca dell’Alleanza Cuochi Presidi di Slow Food Lazio, ha realizzato un piatto della tradizione caratteristico dell’area del frusinate e ha ospitato la comunità di Capranica Prenestina che ha presentato le “Lane Pelose con Baccalá ” uno storico primo piatto, che è stato servito sui piatti di ceramica realizzati artigianalmente dalla Comunità di Slow Food per la Tutela delle Ceramiche d’uso di Grottaglie.

Nella quattro giorni di Roma Baccalà sono stati tanti i temi trattati, come la disputa tra baccalà e aringa raccontata dall’antropologa Lucia Galasso, la relazione tra della Repubblica di Venezia e la storia dello stoccafisso e quella tra il baccalà e la cucina rinascimentale romana ai tempi di Carlo V con la storica dell’alimentazione Sandra Ianni e con Stefano Aldreghetti, cuoco veneziano, ma anche le leggende di una Venezia nascosta con la storica dell’arte Susanna Fiori e lo spettacolo teatrale “Pane, amore e baccalà” presentato dai Fratelli Pambufetti. E ancora le sessioni di degustazione dedicate alla conoscenza dell’extravergine, in compagnia degli esperti degustatori di Popolio e l’incontro sull’abbinamento baccalà-vino a cura del giornalista Fabio Turchetti.

Negli stessi giorni Eataly ha ospitato la Sagra del Pesce Fritto e Baccalà, un grande evento all’aperto, nello spazio antistante lo store, che ha visto la presenze di numerosi ospiti del mondo ristorativo. La kermesse di Eataly ha fatto parte della seconda edizione di Roma Baccalà, una collaborazione che si è rinnovata in sinergia con il quartiere Garbatella. 

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