Terra Nostra, trattoria contemporanea a Olbia
Vi racconto l’esperienza da Terra Nostra, trattoria contemporanea di Olbia
È stato difficile scegliere dove mangiare in una terra in cui non ero mai stata. Dopo una giornata in viaggio, un tuffo nella spiaggia di Pittulongu e una scrollata sulle tante recensioni positive del posto, ci siamo affidati a Terra Nostra, una trattoria contemporanea del centro di Olbia.
Chi mi conosce sa che non amo troppo i ristoranti in cui le proposte sono rivisitate in chiave moderna. Non è che non credo nell’innovazione in cucina, anzi. È che il più delle volte, la denominazione contemporanea o gourmet è un modo per raddoppiare i prezzi, dimezzare la porzione, ma senza arricchire il piatto di qualità.
Bando alle ciance! Ecco quello che ho ordinato:
Abbiamo aperto le danze con un antipasto fresco ed estivo. Prosciutto, fichi e il buonissimo pecorino locale. Il tutto accompagnato da pane carasau che dovrebbe diventare patrimonio dell’umanità e da un buonissimo vino bianco, il vermentino sardo!
Siccome non posso rinunciare al primo – ho questo problema! – ho proseguito assaggiando le Tagliatelle con vongole e bottarga. La bottarga, infatti, è una tradizione radicata in Sardegna da oltre 3mila anni. Mi è stata servita sul piatto grattuggiata fina, ma lasciando dei pezzi più grandi a decorare il piatto. Ho apprezzato il fatto di che in questa maniera ho potuto assaggiarla in tutta la sua bontà. Non ho apprezzato invece le vongole servite fuori dal guscio, ma immagino sia una scelta del cuoco.
Per non farci mancare niente, e presi anche dalla foga di dover far scorpacciata di cibo locale, abbiamo ordinato anche un piatto di Culurgiones, pasta ripiena sarda che conoscerete come agnolotti. Li abbiamo mangiati su un letto di zucchine e chips di fiori di zucca. Un condimento fresco ed estivo che sicuramente proverò a rifare a casa.
Per chiudere la serata, abbiamo preso anche una Seadas speciale alla ricotta con marmellata di fichi. Posso confermare che è spaziale, anche se non amo i dolci. Nella sua versione originale, la seadas è a base di semola, e viene condita con formaggio e miele.
Non è esattamente il tipo di posto che frequento di solito, ma devo dire che le rivisitazioni erano benfatte, equilibrate e gustose. Abbiamo mangiato assaggiando un po’ di tutto, senza poi sentirci appesantiti come spesso capita nelle trattorie tradizionali (in realtà capita sempre meno anche lì). Non è un posto economico, quindi non aspettatevi un conto leggero: ogni piatto varia tra i 10 e i 15 euro e le porzioni non sono abbondanti. Ma se volete provare piatti locali in versione moderna in un ambiente molto carino questo è il posto che potrebbe fare al caso vostro.