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Dopo il successo delle prime due edizioni, con la partecipazione di quattro milioni di persone, prende il via da Roma la Terza Edizione del Festival Internazionale dello Street Food 2019.

Il primo appuntamento, per tutti gli appassionati di street food, è a Roma a Piazzale della Radio, nel weekend che va da venerdì 15 a domenica 17 marzo 2019 (Ven: ore 18,00 – 24,00 | Sab e Dom: ore 11,30 – 24,00).

Il grandissimo successo di pubblico delle prime due edizioni fa di questa manifestazione l’appuntamento di maggior prestigio nell’ambito dello Street Food Nazionale: tantissimi i ristoranti su ruote in giro per l’Italia che propongono nuove prelibatezze gastronomiche, all’insegna della qualità.

L’evento ha come protagonisti circa 30 Chef su strada che difendono con caparbietà e orgoglio i loro street foods. Impastano, friggono, bollono, infornano, arrostiscono come se fossero tra le mura dei loro laboratori d’origine, immutando così la passione per la buona cucina e la qualità del risultato .

Il pubblico potrà gustare molti piatti regionali italiani, alcuni non conosciuti ai più, come le seadas fritte, culurgionis di Ogliastra, una prelibatezza sarda, il classico panino alla nuorese con crema di pecorino e salsiccia sarda,  il carciofo alla giudia romano, la bombetta di Alberobello, la salsiccia rossa e l’hamburger rosso di Castelpoto,  piccolo paese del beneventano. C’è poi l’hamburger piemontese con carne di fassona, formaggio toma, pancetta caramellata e salsa verde, il Bubble tea, servito sia caldo che freddo con palline aromatizzate alla frutta che quando le bevi salgono dalla cannuccia ed “esplodono in bocca”.

In Italia, acqua, farina, olio e pomodoro per creare tante specialità come i maccheroni e la pizza, simboli della cucina italiana nati proprio come cibo di strada, a New York con i carretti di Hot Dog, a Istanbul con i chioschi del Kebab o le creperie sui boulevard di Parigi, sono tutti luoghi simbolo dello Street Food. Rimanendo in Italia, basta ricordare che a Napoli nelle strade si mangiavano i maccheroni e la pizza a portafoglio, in Valle d’Aosta la polenta con il lardo di Arnad, in Liguria la focaccia di Recco, la farinata o la panissa genovese, in Emilia Romagna la piadina o lo gnocco fritto, senza dimenticare il pinzone di Ferrara.

Ma il palato è esigente: non ci si ferma solo ai sapori tradizionali. un buon viaggio che si rispetti ci deve far spaziare almeno con il gusto anche verso altre parti del mondo. Una nuova ristorazione, una ristorazione mobile, realizzata solo ed esclusivamente con cibi che puntano alla qualità, senza tralasciare il buon bere, l’accoglienza e l’aggregazione tra culture.

Il circuito del 2019coinvolgerà un maggior numero di città, ampliando l’interesse a cucine più ricercate come quella australiana con il canguro, il coccodrillo, la zebra, l’emu in padella e nel panino, quelle provenienti dai Balcani con il kulak, la tolumba o il sultan jash e tante altre che arricchiranno i gusti e i sapori del Festival.

Nel mese di Marzo il tour toccherà Roma e Rieti;
ad Aprile Ivrea, Gorizia, Napoli, Como;
nel mese di Maggio Milano, Pescara, Cosenza, Busseto;
a Giugno Vasto, Latina, Nettuno, Lucca, Formia;
a Luglio Falconara Marittima, Trieste, Silvi Marina, Sabaudia;
ad Agosto Reggio Calabria, Ostia ;
mentre a Settembre Ostia , Frosinone e si concluderà nel mese di ottobre.

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