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Sono oltre 110 le etichette di gin che si potranno trovare nel locale in Via della Paglia 40. E’ così che Santo Trastevere è l’unico locale con una quantità di gin così vasta, diventando la  prima Gintoneria di Roma.

L’ evoluzione di Santo Trastevere continua, grazie alle idee di Daniele Fadda che porta il suo locale ad una selezione di Gin mai vista prima sulla piazza di Roma. La bottigliera dietro al bancone si innalza e si riempie di originali e selezionate bottiglie di Gin che arrivano da ogni parte del mondo.

Daniele Fadda

Se ne è percorsa di strada dal primo menù della “carrozzeria stravolta”, là dove, tra i vicoli di Trastevere la strada sembrava finire, un’ atmosfera accogliente, il lucernario al centro del locale che illumina la sala durante il giorno come se ci trovassimo in un loft a pranzo da amici, per poi diventare un raffinato e raccolto club di sera con un “giardino segreto”,  illuminato dalle luci  intorno al pergolato, come a ricreare un luogo magico .

Tutto è cresciuto, tutto è andato in evoluzione, un dinamismo voluto dalla mente e le capacità di Daniele, proprietario e ottimo padrone di casa di Santo Trastevere , in continuo studio per offrire agli ospiti sempre qualcosa di nuovo e di accurata qualità.

Alla solita offerta di aperitivo, cena e dopocena si aggiunge la particolare esperienza di poter scegliere una degustazione di Gin, naturalmente accompagnata dal food, con la proposta di ottimi piatti e assaggi della cucina di Santo.

La gintoneria di Santo: oltre 110 gin provenienti da tutto il mondo!

La selezione di Gin, che si arricchirà di 10 tipi a rotazione ogni mese oltre quelli in lista, vede una mappa vasta che spazia da quelli stranieri (alcuni molto difficili da reperire) a quelli italianissimi.

Mi riferisco all’Argintum 925 che ci arriva con i suoi profumi di limone, rosmarino, mirto, e salvia, uniti al ginepro e al mix di botaniche tipiche dell’ Argentario (da dove proviene) che con le sue note fresche e morbide è perfetto per la nuova stagione primaverile.

Etichetta molto amata, qui nella sua  ultima versione floreale, è l’ Hendrik’s Amazonia, che racchiude tutto il profumo di piante e frutti rari,  provenienti da questa regione. Una vera rarità è anche il gin proveniente dal Giappone il Ki.No.Bi con foglie d’oro. Viene utilizzata come base un distillato di riso e un’esclusiva selezione di botaniche: yuzu giallo, cipresso giapponese, foglie di shiso rosso, bamboo, tè gyrokuro dalla regione di Uji e bacche di pepe giapponese.

L’acqua Fushimi, conosciuta per la sua purezza, viene poi utilizzata per tagliare il distillato. Le botaniche sono suddivise in sei categorie: base, agrumi, tè, erbe, spezie e fiori. Distillate separatamente e poi di nuovo assemblate. Vengono utilizzati due alambicchi  e di diversa forma, per dare alle botaniche la possibilità di essere trattate individualmente ed estrarre solo il miglior aroma da ogni ingrediente.

Etichetta subito riconoscibile quella del Buffel Gin che racchiude ben 19 tipi di botaniche, dalla lavanda al melograno, un’ondata di toni floreali e persistente ginepro speziato. Per evidenziare il lato più piccante si aggiunge di solito pepe e una foglia di basilico come guarnish.

Andiamo in Francia e precisamente a Cognac con il Lord of Barbès, molto profumato ed elegante. Per la distillazione è stato impiegato un alambicco in rame Stupfler, il meglio per produrre questo gin che vede nella ricetta botaniche ed elementi basilari come il ginepro, il cardamomo, il coriandolo a cui vengono aggiunte ulteriori botaniche molto pregiate. E ancora mango essiccato, noce moscata, angelica e il Pane delle Scimmie, frutto del baobab, che conferisce il giusto tocco di acidità e molto ricco di vitamina C e di calcio. Attenta ricerca anche per la bottiglia in blu cobalto, per proteggere il contenuto dai raggi solari e di forma ispirata alle bottiglie medicali utilizzate in farmacia.

Torniamo in Italia per il Gin Crudo, dal latino “crudus” non lavorato, grezzo, ma il suo significato si ispira anche a “crudele”, quindi con carattere, schietto e forte. Di carattere anche le botaniche utilizzate, le essenziali, necessarie, senza tanti giri di parole, come la sua comunicazione che lo descrive in tre parole: asciutto, secco e sincero.

Dalla collaborazione dello chef stellato Xano Saguer e del sommelier Sergi Figueras nasce Ginraw Gastronomic Gin. Una sera a Barcellona due amici si incontrano davanti a due gin tonic e convengono entrambi di non aver ancora trovato  nessun gin  all’altezza degli standard gourmet spagnoli, quindi decidono di crearne uno. Coinvolgono nel loro progetto il barman Javier Caballero e il profumiere Rodendo Mateu, per creare il gin perfetto da abbinare al cibo.

Effetto satinato per la bottiglia, che ricorda la bassa temperatura, caratteristica del processo di elaborazione per questo gin. Il ginepro viene combinato con i sei distillati delle botaniche impiegate, fatti con una Rotaval gastronomica, poi portato a gradazione e infine lasciato riposare. Si può gustare liscio o con ghiaccio, come base per i cocktail e concepito per palati molto esigenti.

Info Santo Trastevere

Via della Paglia 40 
santotrastevereroma@gmail.com 
tel. 06. 58377020

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