Top

A via Gallia, a due passi da ‘portametrogna’ – come veniva chiamata ancora nel primo dopoguerra, con i ragazzini che si divertivano a fare le partitelle alle Mura e le pastarelle che costavano 50 lire – nasce una storia che parte da lontano. Uno spaccato vero, dove tradizione e usanze gastronomiche romane sono sempre andate a braccetto con la carne.

E’ il 1951 quando i fratelli Augusto, Mario e Francesco da garzoni nel negozio dello zio a Borgo Pio aprirono la prima macelleria della famiglia Galli, oggi leader nella distribuzione carni nel centro Italia e in particolare nella Capitale. In quegli anni bastò poco perché il loro nome diventasse subito noto in città, tanto da aprire più negozi fino a conquistare il settore dell’ingrosso carni a Roma e tale da attrarre personaggi del cinema italiano come Sordi e Magnani.

View this post on Instagram

Un americano a Roma! Alberto Sordi è Nando Mericoni un giovanotto senza arte né parte che sogna e mitizza gli Stati Uniti e cerca di comportarsi come un americano, con tanto di parlata in inglese maccheronico (e qui l’aggettivo è doppiamente giusto). Torna a casa a sera tardi e trova la tavola pronta con la sua cena. Vede la zuppiera di spaghetti e si indigna: “Maccaroni? Questa è roba da carrettieri, io non mangio maccaroni. Vino rosso? Io non bevo vino rosso. Lo sapete che sono americano, gli americani non mangiano maccheroni, non bevono vino rosso. Bevono latte, per questo vincono gli apache. Maccarone, che mi guardi con quella faccia intrepida, mi sembri un verme, maccarone. Questa è roba da americani: yogurt, marmellata, mostarda… roba sana sostanziosa”. E addenta un morso di pane e mostarda irrorato di latte. Poi sputa subito tutto, pronunciando una delle frasi passate alla storia del cinema. “Ammazza che zozzeria! Gli americani aho… Maccherone, mi hai provocato e io ti distruggo, adesso maccherone, io me te magno”. E tra una forchettata di pasta e l’altra, ecco che fine fanno gli altri ingredienti: “Questo lo damo ar gatto”, il latte, “questo al sorcio”, lo yogurt, “con questo ci ammazziamo le cimici”, la tanto citata mostarda (che poi è la senape). . . . #barefoodinrome #quote #quoteoftheday #american #italianfood #italianfilm #spaghetti #albertosordi #unamericanoaroma #film #frasifilm #maccheroni #catloverdone #roma #rome #romefoodblogger #romefoodguide #foodblog #photooftoday #eating #mangiarearoma #visititaly

A post shared by Chiara | food enthusiast (@barefoodinrome) on

Nel centenario della nascita del grande Alberto ci piace ricordarlo quando veniva a comprare la carne qui da noi. Era scherzoso, era uno spasso…con i clienti sempre intorno a lui. Prediligeva la vitella, comunque tagli speciali e in particolare il piccione. Ricordiamo anche Anna Magnani che preferiva invece la carne rossa” – commenta Francesco Galli macellaio ‘storico’.

La macelleria Galli, nel tempo, è diventata nel tempo un punto di riferimento per i ristoranti romani e si è trasformata grazie alla terza generazione in un’Accademia della Carne – ‘Tbsp Academy’ – la prima in Italia.

Uno spazio di 400 metri quadrati attrezzato, all’interno dello stabilimento produttivo del Centro Carni di Roma, una confort zone arredata in stile americano con grande cura del particolare, dotata di cucina professionale, sale degustazione e aree dedicate agli incontri professionali tra operatori del settore.

La tradizione per me è storia e cuore, questa è l’eredità di cui vado fiero. Tagli pregiati, carni controllate e garantite, dopo mezzo secolo siamo ancora questo. Nel nostro stabilimento lavorano macellai con decenni di esperienza, è presente uno spazio a temperatura e umidità controllata dove custodiamo le migliori selezioni” – spiega Fabio Galli presidente del gruppo e oggi terza generazione alla guida della storica azienda di famiglia.

post a comment