Erano gli anni ’50 quando Monteverde diventò il quartiere scelto per abitare da alcuni artisti che si erano trasferiti nella Capitale: Pierpaolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda e Giorgio Caproni per fare alcuni nomi.
Per chi non lo conosce e non l’ha mai abitato, Monteverde è un quartiere che ancora oggi assomiglia ad piccolo paesino di collina (Monte-Verde, appunto!). Nella parte alta della zona, una lunga strada alberata taglia il quartiere collegando la zona vecchia alla parte “nuova”. Su questo percorso popolato da rigogliosi alberi e dove soffia puntuale il suo vento, c’è un viale chiamato, appunto, Dei Quattro Venti . Un nome che sembra d’ispirazione poetica ma è in realtà riconducibile a un fatto storico del Risorgimento che riguarda il sacrificio di ottanta garibaldini, in francese quatre-vingts.
A raccontarci queste vicende, al civico 172/a, dal 1962 c’è Bruno Ai 4 Venti, storico ristorante di famiglia e divenuto un punto di riferimento per la zona grazie alla sua cucina genuina, fedele alla tradizione, ma senza esserne però ossessionata. Oggi è alla terza generazione di conduzione familiare. Alessandro Rotilio, che ha ereditato questa attività dalla madre e prima ancora dal nonno, continua a proporre un menu con riferimenti al territorio.
Il locale
Accogliente e rassicurante, Bruno Ai 4 Venti è un’autentica osteria. Dopo il recente restyling del locale, gli ambienti risultano rinfrescati ed evocano un’atmosfera retrò, mentre il passato scorre sulle pareti attraverso le foto di famiglia. All’interno 50 coperti alternati tra comode poltroncine di velluto verde ed eleganti sedute in pelle, mentre nel dehors i 30 coperti sono illuminati dalle luci rampicanti sull’albero e le siepi.
I primi
La cucina di Bruno ai 4 Venti dà molta importanza alla pasta con una selezione accurata di pastifici artigianali. Per la pasta all’uovoBruno Ai 4 Venti si affida ad un micro pastificio di Salerno che consegna una volta a settimana strangozzi, pici e ravioloni. Per la pasta secca, invece, si affida a Masciarelli nei formati speciali di spaghettoni e fettuccelle.
Oltre ai grandi classici romani come Cacio e pepe e Amatriciana, i primi sono arricchiti sempre da qualche ingrediente originale e di stagione. Una semplice Gricia, per esempio, viene rivisitata e presentata con i fichi freschi. La Carbonara invece si sposa con asparagi e tartufo. Ci sono poi le Fettuccellepolpo pomodorino e nocciole o gamberi e pistacchio o ilpesto di fagiolini con la crema di formaggio.
I secondi a base di pesce o carne
Tutti i primi del giorno a base di pesce, sono preparati con pesce fresco proveniente dal pescato italiano. Questo è il periodo della ricciola, ma si trova ancora il tonno fresco che viene preparato con melanzane e patate e tra i secondi anche i calamari serviti con contorno di cicoria oppure cucinati ripieni. Per la carne fanno affidamento a Lem Carni, dove acquistano solo danese e scozzese.
I dolci
Tra le novità l’ingresso di un giovane pasticcere che, oltre a riprodurre fedelmente quei dessert immancabili al ristorante, come tiramisù, panna cotta o creme caramel, punta molto su dolci studiati e bilanciati da lui in laboratorio, in cui la frutta di stagione è una componente essenziale per comporre tutte le torte con la crema.
I vini
Nel corso degli anni Alessandro ha avuto il tempo di costruire una interessante cantina con circa 80 referenze.
About Bruno ai 4 Venti
Viale dei 4 Venti 172A Tel. 06 580 6196 Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena Giorno di chiusura: Lunedì CONSULTA IL MENU QUI