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Un tempio del gusto dell’Argentina più autentica, a pochi passi dalla Fontana di Trevi a Roma. È ciò che si assapora, una volta varcata la soglia del ristorante.

El Porteño Gourmet è la seconda insegna capitolina inaugurata di recente dai fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez, insieme a Fabio Acampora. Una novità, dopo l’avvio de El Porteño Teatro Valle, della scena culinaria nella Città eterna che racconta, attraverso ogni dettaglio enogastronomico e di interior design, l’essenza del sentimento argentino.

Il locale

Aperto dal lunedì alla domenica sia a pranzo che a cena, e incastonato all’interno dell’Hotel di lusso, Umiltà 36. El Porteño Gourmet si presenta come uno spazio tutto da vivere, a partire dall’area lounge all’ingresso, elegante e raffinata, destinata ai momenti di pausa e al rito del caffè.

Nei due ambienti principali dove ci si accomoda al tavolo, le suggestioni hanno un forte potere evocativo che rimanda ad alcuni dei locali più iconici di Baires, e sembra persino di ritrovarsi all’interno di un piccolo “museo-gioiello” vocato a due dei simboli identitari della cultura argentina: il gioco del Polo e il Tango, riferimento di un’intera nazione e dal 2009 Patrimonio Intangibile dell’Umanità per l’Unesco.

L’interior design ha al centro il tema del recupero e del riutilizzo di oggetti e materiali originali arrivati direttamente da Oltreoceano, a partire dagli arredi interni, frutto di una minuziosa ricerca dei fratelli Bernardez, come nel caso del pavimento di legno. La prima sala, che sembra un “salotto di casa” lontano da casa, è uno spazio intimo molto curato, adatto per piccole riunioni di lavoro così come per cene riservate.

Il secondo ambiente, anche detto la “Sala del Polo per i décor dedicati allo sport di cui l’Argentina è indiscussa leader, rappresenta invece il cuore pulsante del nuovo El Porteño Gourmet, con una grande vetrata come soffitto che lo rende particolarmente luminoso di giorno e il pavimento creato con tre mosaici di cementine tipiche, a formare un gioco cromatico e di trame tipiche delle case di Buenos Aires.

Infine, nelle nicchie, come in una galleria d’arte si susseguono attrezzature tipiche del gioco del Polo, oltre ad alcune selle originali dei più famosi polisti argentini, mentre alle pareti si mostrano fotografie e immagini storiche legate a questo culto. Cuore pulsante del ristorante è la cucina a vista. E’ il palcoscenico protagonista dell’immancabile rito della parrilla, ovvero della carne cotta lentamente e rigorosamente alla brace. Attorno alla parrilla de El Porteño Gourmet, ridisegnata da Sebastian Bernardez, si trova un lungo tavolo rettangolare in legno di quattro metri, un vero e proprio “sharing table”. 

Cosa si mangia 

A conquistare i palati è la cucina “porteña” tipica di Buenos Aires (dal nome in gergo dei nativi della capitale, porteños, appunto), città rinomata per considerare il rituale legato al cibo e alla buona tavola, un aspetto integrante e fortemente caratterizzante dell’identità socio-culturale del luogo. È tutto quello che si rivive nel locale, per il servizio curato e la deliziosa proposta culinaria, ma anche grazie agli arredi e ai dettagli decorativi che creano un equilibrio scenografico tra tradizione e modernità.

L’offerta gastronomica d’eccellenza de El Porteño Gourmet non può che partire dalla parrilla dove il fuoco è mantenuto ad arte da esperti “asadores” del Paese sudamericano che cucinano alla perfezione succulenti tagli di carne argentina. Dal Bife milonga (una costata di black angus con filetto) al Bife de chorizo (controfiletto di manzo), dai vari tagli di Entraña (il saporitissimo diaframma) all’Asado (le classiche costine di vitello), dal Galletto intero al Chorizoche.

Qualsiasi sia la scelta della portata di parrilla, al tavolo arrivano le immancabili e tradizionali guarniciones (purea di zucca e di patate, patate fritte, insalata argentina e insalata russa) e dalle salse tipiche preparate dalla cucina.

Nel menu, un capitolo a parte lo meritano le empanadas, i panzerotti tipici al forno, proposti con diversi ripieni, dal manzo tagliato al coltello al pollo sfilacciato a mano, dalle verdure al classicissimo Jamon y Queso (o prosciutto e formaggio). Ecco poi la Provoleta, una provola fusa in padella, e le Mollejas salteadas, le animelle saltate che s’avvicinano a quelle della cucina romana, per un omaggio alla tradizione culinaria della Città eterna che accoglie il ristorante.

Trovate poi alcuni piatti che non appartengono propriamente alla tradizione argentina classica. Sono i Sashimi con filetto di fassona, che si trovano nella varianti: Sashimi Porteño (con marinatura di soia, arancia e senape di Dijon in grani), Sashimi Gazpacho (con gazpacho, mousse al coriandolo, taccole, ravanelli, semi di sesamo neri e cristalli di sale Maldon) e Tartare Especial (con uova di quaglia, tartufo nero e spezie).

La carta è completata da una selezione di insalate, tre primi piatti, una portata a base di salmone e un’ampia proposta vegetariana. Per questo troverete anche le Tagliatelle fresche con ragù di entraña battuta al coltello, il Risotto mantecato con battuto di animelle, il Salmone alla griglia con affumicatura di quercia argentina e verdure di stagione, o l’insalata Cecitas con ceci al naturale, semi di girasole, feta, pomodorini cerry, mais, chips di cipolla rossa, mela verde, olive nere, peperoncino jalepeño, barbabietola e salsa di soia agrumata.

Dulcis in fundo, tra i dessert regna il Dulce de leche, una golosa e ricca crema concentrata di latte e zucchero tipica argentina, a cui si affiancano tra gli altri i Panqueques e il Flan casero.

La cantina, elemento architettonico del locale, essendo ricreata come una parete di sole bottiglie che raggiunge il soffitto, affianca a raffinati vini argentini come il Malbec e il Torrontes, rossi e bianchi italiani e internazionali di pregio, oltre a spumanti e champagne selezionati.

Info El Porteño Gourmet

Via Dell’Umiltà 36 – Roma

Prenotazioni e infoline: tel. 06 83 39 34 01

Giorni e orario di apertura: dal lunedì alla domenica dalle ore 12.00 alle ore 24.00 (pranzo e cena)