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Sulle coste romane, un angolo di Spagna bagnato dal Mar Tirreno. Da 266 La Barraca le tradizioni, la ricerca e il mare arrivano in tavola per stupire.

Ph. Giulio Di Gregorio

Siamo sul Lungomare delle Meduse 266, sul litorale di Torvaianica, zona costiera periferica tra Pomezia e Ardea, a pochi chilometri da Roma. Qui nel settembre 2020 ha preso il via il progetto 266 La Barraca, attività ristorativa a conduzione familiare. Quella di 266 La Barraca è una storia di famiglia in cui due culture gastronomiche, quella italiana e quella spagnola, si uniscono fino a fondersi completamente per offrire una cucina di mare fatta di qualità, tecnica e tradizione.

Gli ospiti de La Barraca possono scegliere se accomodarsi nella sala principale interna, con oltre 60 coperti, oppure nella grande veranda esterna con un affaccio a 360 gradi sul Mar Tirreno, da godere a pieno a tavola ma anche in spiaggia, prenotando i selezionati lettini per i clienti che vogliano trascorrere una piacevole giornata al mare.  

Ph. Giulio Di Gregorio

Cosa si mangia

Ma cosa si mangia a di 266 La Barraca? La proposta della cucina è immediata, senza filtri e porta in tavola tutto ciò che di fresco si trova sulle barche dei pescatori locali, rispettando sempre la naturale reperibilità delle materie prime e la loro stagionalità.

Il menu de La Barraca è il risultato della loro storia familiare: origini palermitane ma anche di Ponza e, per finire, del Nord Ovest della Spagna, in Galizia. Contaminazioni queste che si rintracciano nelle ricette come le cozze galiziane che incontrano l’insalata siciliana di arancia e finocchi ma in una nuova veste, più elegante.

Antipasti crudi

Immancabili i crudi di mare con una vasta selezione di gamberi (rosa, viola e gamberi rossi di Mazzara), scampi (serviti con caramello salato allo zenzero), carabineros e mazzancolle.

Si passa poi al pesce spada, grande protagonista di tante ricette siciliane, che qui a La Barraca incontra il fresco e dolce gelato alla fragola e la croccantezza, con una punta di salato, dei popcorn (un piatto che vuole sorprendere e non solo convincere). Infine, il tonno rosso con crema di topinambur, aceto balsamico invecchiato ed erba cipollina.

Ph. Giulio Di Gregorio

Antipasti cotti

Tra gli antipasti cotti spuntano il baccalà in olio cottura a 60 gradi con buccia di melanzana fritta, crema di zucca e zenzero; la spigoletta alla piastra, fagioli cannellini, riduzione di ‘nduja e alga codium; guazzetto di seppia; calamaro alla piastra con vellutata di piselli e mandorle tostate; scampi alla piastra e tris di fritti (crocchetta di baccalà, triglietta fritta con confettura di cipolla, stick di spada in pastella alla birra).

I primi

I primi piatti de La Barraca sono tutti un’esplosione di sapori a partire dalle linguine, battuto di gamberi viola, pecorino e lime; la carbonara di seppia; spaghetti con le telline e infine,il riso imperiale. Quest’ultimo, tramandato dalla nonna dello Chef, ha subìto variazioni negli anni per adeguarlo al passare del tempo, ma tenendo sempre bene a mente l’autenticità della sua ricetta. Il riso viene cotto con latte, burro di bufala e panna acida, poi adagiato su una crema di gamberi rosa a completarne il piatto insieme alla scorza di limone e al gambero rosa crudo.

Ph. Giulio Di Gregorio

I secondi

I secondi sono piatti di “sapere” rappresentativi di grande tecnica e qualità come la zuppetta di pesce che da piatto povero qui è un tripudio di pesce spada, tonno rosso, gamberi rossi e scampi guarniti con riduzione di pompelmo e arancia.

Il bere si sceglie in una carta dei vini non troppo vasta, ma che comunque riesce a includere interessanti etichette sia italiane che spagnole.

Ph. Giulio Di Gregorio

Info 266 La Barraca

Apertura dal martedì al sabato a cena; sabato e domenica a pranzo

Lungomare delle Meduse, 266 – Pomezia

TEL. 0685386554

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