Aperto sotto il segno del capricorno (nel dicembre del 2023), GENCO è una novità che mancava nel quartiere Portuense, proprio a due passi da Villa Bonelli. La creatività e l’estro di Daniele Fadda, già proprietario di Santo a Trastevere di cui il progetto è un gemello diverso, continua a plasmare sogni concreti anche con GENCO.
Il locale
Entrando da Genco verrete accolti subito in uno spazio contemporaneo: stile, arte e atmosfera dialogano perfettamente un linguaggio armonico e bilanciato per una clientela attenta e curiosa. 45 i posti tra sedute e divanetti, riflette i colori neutri del legno e delle pareti, intervallati dalle sfumature decise delle opere contemporanee di artisti come Giorgio Bartocci (già presente da Santo con affreschi al soffitto), Massimo Sirelli e Obey, che conferiscono a Genco quell’aria di salotto moderno, senza troppi orpelli, dove rilassarsi e godersi il proprio tempo.
Le grandi vetrate incorniciate in ferro lasciano lo spazio alla luce e a un dehors con 50 posti, che permette tutto l’anno di poter godersi sia il brunch domenicale, che la temperatura mite della Capitale anche al tramonto, tra piante e la via tranquilla, lontana dal caos cittadino.
La cucina di Genco: cosa si mangia
Genco è un ristorante che propone una cucina autentica, gustosa, che vede al timone Alessio Benedetti, già chef di Santo Trastevere e con esperienze tra Marzapane e Barred, per citarne alcuni.
Per il menu niente di impostato con regole consequenziali, i piatti proposti si possono scegliere a proprio piacimento, senza seguire la regola dell’antipasto-primo-secondo. Noi bbiamo iniziato il nostro pranzo domenicale con un doppio benvenuto da spalmare sul pane: Burro al Lardo e Ciuscolo alla finocchiella. Siamo andati avanti con una gustosa Tartare di manzo con salsa al tuorlo, cavolini di Bruxelles e rafano e Uovo sodo con una meravigliosa maionese tonnata, capperi e prezzemolo. Da provare il Pollo panato e poi glassato in cui le arachidi crude lasciano il passo al porro stufato e al chimicurri di sedano in un divertente e goloso carosello di equilibri.
Oppure per i pasta lover Pici con cozze, chorizo e salicornia. Una coccola i Quadrucci con burro nocciola, arzilla e cipollina e la loro Pappardella all’uovo con stracotto di coda e sedano.
Verdure esaltate in un mix di consistenze e aromi, come il Cavolfiore arrostito, crema di latte, pepe verde e cetriolini. Non possono mancare i dolci, non tradizionali, non scontati, ma dai sapori che si faranno ricordare con amore, partendo da una Granita all’ananas, tapioca al mango e pasticcera al lime, oppure Namelaka al latte, meringa bruciata e castagne, un marron glasé 2.0 che vi farà venire voglia di tonare presto e mangiarne ancora.
Cosa si beve da Genco
Accoglienza e sala sono il fiore all’occhiello che completa un format pensato e strutturato per offrire il meglio al cliente e per arricchire il poker d’assi c’è una donna: Costance Riviere, sommelier francese pronta a condurre gli ospiti nel mondo dei vini naturali, tanto amati ultimamente, ma ancora troppo poco conosciuti.